Carfizzi (KR)

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Carfizzi: un borgo arbëreshë sospeso nel vento di antiche memorie

Carfizzi, piccolo comune della provincia di Crotone, è uno dei borghi arbëreshë più autentici della Calabria. Adagiato su una collina della Sila Greca, circondato da ulivi, vigneti e ampi orizzonti, conserva un’atmosfera viva e identitaria che lo rende unico. Qui si respira un equilibrio particolare: la quiete dei paesaggi collinari si unisce alla forza di una cultura antica, quella albanese, che ancora oggi rivive nelle tradizioni, nella lingua e nei suoni del paese.

La storia di Carfizzi è profondamente legata all’arrivo degli Albanesi d’Italia, le comunità arbëreshë che tra il XV e il XVI secolo trovarono rifugio nell’Italia meridionale dopo la caduta dell’Albania ottomana. Quei profughi portarono con sé lingua, riti religiosi, costumi e soprattutto un legame forte con le proprie radici, dando vita a un nuovo insediamento che avrebbe preso il nome di Carfizzi.

Il borgo si è sviluppato lentamente, mantenendo una struttura semplice e funzionale al paesaggio collinare. Nel corso dei secoli, pur subendo inevitabili trasformazioni, ha conservato con sorprendente tenacia la propria identità linguistica e culturale, diventando uno dei nuclei arbëreshë più puri e attivi del crotonese.

Natura e paesaggio

Il paesaggio che circonda Carfizzi è dolce e aperto. Le colline si susseguono creando un movimento continuo, mentre gli uliveti e i campi coltivati raccontano un legame profondo con la terra. Nei dintorni si trovano valloni, piccoli corsi d’acqua e luoghi in cui la natura appare ancora incontaminata. La quiete è uno degli elementi più caratteristici del territorio: un silenzio che invita a rallentare e a osservare, mentre il vento — sempre presente — porta con sé odori di erba, terra e mare lontano.

La vicinanza al Torrente Manzella e alla suggestiva Cascata del Giglietto aggiunge al territorio un tocco di natura selvaggia e spettacolare, perfetta per chi ama camminare o cercare panorami insoliti.

Patrimonio culturale e identità arbëreshë

Carfizzi è soprattutto un paese che custodisce con orgoglio la propria cultura arbëreshë. Passeggiando tra le sue strade si percepisce una continuità con il passato: gli abitanti parlano ancora, almeno in parte, l’antica lingua albanese; le tradizioni religiose seguono il rito bizantino; musiche, danze e costumi raccontano la storia di un popolo che ha scelto di non disperdere la propria identità.

Il centro del borgo è semplice, con case disposte in modo armonioso lungo il declivio, vicoli che si intrecciano e panorami che si aprono all’improvviso. La chiesa, cuore spirituale del paese, è il luogo dove ancora si celebra la fede secondo il rito orientale, mantenendo viva una delle espressioni più preziose del patrimonio arbëreshë.

Gastronomia e tradizioni

La cucina di Carfizzi riflette una storia fatta di contaminazioni ma anche di resistenze culturali. Alcuni piatti portano con sé le tracce della tradizione arbëreshë, come le pietanze a base di erbe selvatiche, le preparazioni semplici ma ricche di sapore, il pane fatto in casa, le paste lavorate a mano e i dolci tipici delle festività. Attorno al cibo si sviluppano anche le feste e le ricorrenze, momenti in cui la comunità si ritrova e riafferma la propria identità attraverso i sapori, la musica e i riti tradizionali.

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