Parco archeologico di Cariati e Terravecchia
Il Parco Archeologico di Cariati-Terravecchia (noto anche come Parco di Pruija) è essenziale per comprendere la Calabria ionica pre-romana, in particolare l’organizzazione dei Brettii e il loro ruolo strategico nel golfo jonico, poiché sorge su un pianoro a circa 3 km da Terravecchia, in posizione dominante sulla valle del Fiumenicà (l’antico Hylias) e sul mar Ionio. Qui si trovano i resti di un centro fortificato brettio del IV–III secolo a.C., con tratti di mura, torri e strutture abitative. Il sito è uno dei capisaldi del sistema difensivo interno dei Brettii lungo la costa ionica cosentina ed è al centro di un progetto di parco archeologico condiviso tra i comuni di Cariati e Terravecchia, rappresenta una delle “gemme nascoste” del patrimonio archeologico calabrese, spesso meno promosse rispetto ai grandi siti classici, ma non per questo meno importanti.
Curiosità
Il nome “Pruìa” potrebbe derivare da una radice indigeno-italica; la leggenda locale lo ha reso in pronuncia dialettale “Pruija”.
La Tomba a camera (“Tomba Brettia”) misura circa 4,45 × 4,20 metri con corridoio d’accesso lungo un metro e largo circa 84 centimetri; all’interno erano presenti intonaci dipinti con fasce cromatiche verticali rosse, gialle, nere e bianche.
Oggetti rinvenuti nella tomba includono una corazza anatomica, un elmo in bronzo, lance, una spada falcata in ferro e ceramica italiota a figure rosse, che indicano una persona di alto rango nella comunità brettia
Il sito è stato candidato dal FAI tra i “Luoghi del Cuore” con la scheda “Parco di Pruja – Terravecchia, CS”.
Dal pianoro di Pruìa, è possibile avere una vista panoramica sulla vallata ionica e sulla costa, testimonianza della scelta deliberata dei Brettii di occupare luoghi con visibilità strategica.
